Associazione Vivara APS - amici delle piccole isole
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La Repubblica

RASSEGNA STAMPA
Procida esperimenti e workshop con il Festival delle Scienze

di Pasquale Raicaldo   8 Novembre 2022

Un week end di laboratori ed esperimenti sull’isola per avvicinare i giovani alla conoscenza. E abbandonare gli smartphone

Tutti al microscopio, appassionatamente. O alla scoperta dell’astronomia, con tanto di telescopio. E ancora: fisica e botanica, chimica (spumeggiante, come promette il programma) e biologia. Procida celebra la prima edizione del Festival delle Scienze, promosso dall’associazione Vivara, in qualità di CEA, Centro Educazione Ambientale Isola di Procida. Una festa per grandi e piccini, che da venerdì a domenica hanno sperimentato e osservato, condotti per mano da una serie di esperti, in particolare all’istituto comprensivo Capraro.
Fino alla festa conclusiva di domenica, con una serie di stand e workshop open air in piazza a Marina Grande e il contributo del Museo Civico “Sebastiano Tusa”, dell’area marina protetta Regno di Nettuno, del dipartimento di biologia della Federico II (che ha raccontato il progetto di eradicazione della zanzara tigre dall’isola), di “Le Nuvole Scienza”, dell’Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze, dell’associazione 21Salvatutti, de “La bottega dei semplici pensieri”.
La parola chiave? Conoscenza. E meraviglia, anche: tra i più piccoli, in molti hanno scoperto il fascino delle scienze rimboccandosi le maniche e, naturalmente, tralasciando gli smartphone per qualche ora.  “In una fase così complessa, dove persino terrapiattisti e No-Vax fanno sentire la propria voce, una manifestazione del genere assume un’importanza ancora maggiore per avvicinare e appassionare i giovani alle scienze, quelle vere”, sottolinea Michele Assante del Leccese, consigliere con delega alla Cultura del Comune di Procida.



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A piedi e osservando la bellezza,
la sfida green di Procida in un contest fotografico

Passeggiata collettiva e stop ai motori: così l’isola veicola la sua idea di sostenibilità

21 AGOSTO 2021

A piedi e osservando l'isola, le sue architetture e il suo mare. Domenica 22 agosto Procida propone la seconda tappa di "Via libera alla bellezza", un'iniziativa volta ad allontanare lo stress metropolitano, disincentivare l'uso di auto e scooter (con il divieto assoluto di circolazione dei veicoli dalle 8 alle 18) e, soprattutto, valorizzare una fruizione "slow" del territorio.
Appuntamento alle 9 al borgo della Chiaiolella, con tappe a Sent'co, Terra Murata e a Marina Corricella. Residenti e turisti saranno "armati" di macchine fotografiche e smartphone: cattureranno così gli angoli più suggestivi dell'isola di Arturo, partecipando a un contest che ne esalterà le atmosfere a misura d'uomo.
"L'obiettivo è quello di valorizzare  la bellezza dell'isola, racchiusa in ogni piccola linea di architettura che racconta la nostra storia", spiega l'assessore alla mobilità e al turismo del Comune di Procida, Leonardo Costagliola, rimarcando la necessità di puntare a una visione sostenibile dell'isola e del futuro, in linea con la mission di Procida Capitale italiana della Cultura 2022. L'iniziativa vede il coinvolgimento delle associazioni Vivara Onlus, Mentre Procida, Procida Carbon Free, Vivara APS e Sinergia d'Arte.

 
 


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Vivara, c’è la svolta: l'isola riserva naturale
riaprirà definitivamente l'8 aprile

Visite guidate ogni venerdì, sabato e domenica, tutti i giorni per le scolaresche.
L’assessore: “Aspettavamo questo momento da anni”


di PAOLO DE LUCA


da La Repubblica del 1° Aprile 2017


C’è una svolta per Vivara. Dopo anni di attese, annunci e rinunce sulla sua apertura, spunta finalmente una data, quella dell’8 aprile. Sarà il giorno in cui l’isolotto tornerà ad accogliere visitatori e turisti, dopo anni di interdizione. Il lungo iter di lungaggini burocratiche, rimpalli e procrastinazioni, sembra giunto al termine: Vivara riaprirà int queste prime settimane di primavera. Inizia una nuova era per il piccolo voglio verde di 0.4 chilometri quadri? “Io fin quando non vedrò quel portone aperto, non ci crederò ancora” scherza Antonio Carannante, assessore di Procida con delega a Vivara.

Nell’ultimo anno, d’intesa col sindaco Raimondo Ambrosino, ha avviato una serie di politiche e procedure atte alla rimessa in funzione e fruizione dell’isola, riserva naturale di Stato dal 2012. Innanzitutto, completando il parapetto sui 360 metri di ponte che la collegano all’Isola di Arturo. La definizione corretta della struttura è di “camminamento per tubature”, appartenente alla Regione, ma affidato in gestione al Comune di Procida. La ringhiera è stata alzata di oltre dieci centimetri per renderla a norma e per agevolare un passaggio sicuro. Ancora, a fine febbraio è stato eliminato una volta per tutte il cancello in via Santa Margherita, che per quarant’anni ha precluso l’accesso pubblico al ponte stesso. “Mancava solo un ultimo step - dice Carannante - il più duro: quello di accordarsi sulle modalità di accesso alla riserva”.

Sì, perché Vivara, pur essendo riserva di Stato con un suo Comitato di Gestione, continua ad essere proprietà privata, appartenente alla Fondazione Albano Francescano. A questi due enti si aggiunge anche il Comune e, naturalmente, la Soprintendenza, che vincola i pochi ruderi borbonici sparsi lungo i sentieri. C’è anche un’area di scavo curata dall’università Suor Orsola Benincasa, alla riscoperta di un antichissimo villaggio miceneo. “Il problema fondamentale che ha ostacolato finora la riapertura - aggiunge Carannante - è stata proprio la difficoltà di creare un dialogo che accordasse tutte le parti che insistono su Vivara”. Fatti vecchi ormai, si spera. “Finalmente il Comune, la fondazione Albano Francescano ed il Comitato di Gestione hanno stipulato un protocollo d’intesa annuale e rinnovabile per le modalità di gestione del sito”.

La riserva aprirà ai visitatori ogni venerdì, sabato e domenica (per le scolaresche, invece, anche negli altri giorni della settimana). Ci si potrà aggregare a due visite giornaliere, alle 10 e alle 15, da prenotare sul sito del Comune entro 24 ore prima. Il prezzo del tour sarà di 10 euro, 7 per i residenti (gratis fino a 6 anni e 5 euro fino ai 18). Ogni gruppo (di massimo 30 persone) avrà uno speciale accompagnatore autorizzato, appartenente all’
associazione “Vivara” o alla Lipu.

“Da settembre - dichiara Carannante - ripartiranno i corsi del Comitato di Gestione per formare ulteriori ciceroni sia sulla storia locale che sul primo soccorso e l’emergenza incendi”. L’isola sarà visitabile nei suoi sentieri principali, tranne per la parte interessata dagli scavi archeologici, ma si sta lavorando per un’intesa anche col Suor Orsola Benincasa. Gli introiti dei biglietti andranno alle casse comunali, anche se il municipio si impegna a donare ogni anno una cifra pari a 24 mila euro alla fondazione Albano Francescano. “E’ un gran risultato, per tutti i procioni e non solo - conclude l’assessore - Ringrazio il Comitato di
Gestione e la fondazione per aver trovato assieme a noi una soluzione definitiva. Sarò davvero emozionato quando venerdì 7 terremo un evento ufficiale inaugurale col sindaco e tutta l’amministrazione. L’indomani, Vivara tornerà alla comunità. Riaprirà con la consapevolezza di essere in tutto e per tutto una riserva naturale, che ci impegneremo a tutelare e a proteggere. E che finalmente renderemo visibile a tutti”.   



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Bacoli, in campagna a caccia di lucciole

Quotidiano La Repubblica 23 maggio 2016
(testo pasquale raicaldo - foto riccardo maria cipolla e sergio coppola)


http://napoli.repubblica.it/cronaca/2016/05/23/foto/bacoli_in_campagna_a_caccia_di_lucciole-140421361/1/


Non sono scomparse. Ancorché da più parti preconizzata, l’estinzione delle lucciole è fortunatamente lontana. E c’è chi si mette in marcia per scovarle, lasciandosi suggestionare dal fascino senza tempo della loro proverbiale luminescenza, generata dalla combinazione tra un enzima del sangue, una proteina, l’ossigeno e un acido naturale. Un processo chimico che, agli occhi dell’essere umano, è pura emozione. Per viverla, curiosi e appassionati di natura hanno risposto all’appello dell’associazione “Vivara onlus
”, ritrovandosi nella campagna di Bacoli, a pochi passi dalla Piscina Mirabilis, per una serata interamente dedicata all’osservazione delle lucciole all’interno della tenuta agricola della Piscina Mirabile Vini.
Qui, tra i filari di viti e immersi nel verde, i visitatori sono stati accompagnati da un esperto, Pierluigi Musto, in un percorso attraverso i segreti degli insetti volanti "che hanno bisogno di ambienti quasi completamente bui e in cui non si faccia un uso intensivo di pesticidi”. Nel cuore della passeggiata, lo spettacolo di sciami di lucciole a illuminare la primavera bacolese. “L’emissione della luce è strettamente legata alla fase riproduttiva. Le lucciole riescono infatti a incontrarsi, grazie ai segnali luminosi, durante la stagione degli accoppiamenti, tra la fine di maggio e giugno. – ha spiegato Roberto Gabriele dell’associazione “Vivara onlus
”.


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La preistoria rivive a Procida


ore 15 del 27 maggio 2015 -  quotidiano La Repubblica


Aspiranti uomini di Neanderthal (e non solo) in azione a Procida. Per riscoprire il contatto con la natura e con la manualità, allontanando i più piccoli dalla schiavitù di smartphone e videogame. Il gruppo di ricerca e costruzione Arcai, in collaborazione con l'associazione Vivara Onlus
, ha organizzato per il 31 maggio e il 1 giugno un laboratorio didattico di accensione del fuoco e uno di arceria, con cenni storici e utilizzo pratico di arco e frecce (info 3337201311  -  3389314808). Requisito indispensabile: avere più di 5 anni. Così, i partecipanti si catapulteranno indietro nel tempo, fino alla preistoria, perché "confrontarsi con diverse esigenze e utilizzi diversi di strumenti e di materiale aiuta i ragazzi ad acquisire una maggiore consapevolezza delle proprie abilità".  Cimentandosi, come spiegano gli organizzatori, con "due invenzioni che hanno dato una svolta all'umanità e l'hanno portata ad avanzare sul lungo cammino dell'evoluzione e delle scoperte tecnologiche". Saranno, in particolare, sperimentati più metodi di accensione del fuoco: dallo sfregamento di bastoncini di legno all'incontro tra selce e marcassite. E sarà come tornare indietro di qualche millennio, nel verde dell'isola di Procida. (pasquale raicaldo)


La preistoria rivive a Procida - Repubblica.it Mobile - http://m.repubblica.it/mobile/r/locali/napoli/cronaca/2015/05/27/foto/la_preistoria_rivive_a_procida-115386056#1


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Cambiano i proprietari di Vivara: un nuovo futuro per l'isola riserva di Stato
di PAOLO DE LUCA e PASQUALE RAICALDO
Dopo sedici anni, la Corte d'Appello stabilisce che l'isolotto al largo di Procida
torni ai discendenti di Domenico Scotto Lachianca

ore 14.46 del 22 maggio 2015 quotidiano La Repubblica



Un cambio di guardia storico. Avvenuto dopo sedici anni di battaglie legali e ricorsi. Vivara, l’isolotto a poche bracciate da Procida (a cui è collegato da un ponte tubi per il trasporto dell’acqua, recentemente adattato alla pedonalizzazione) ha un nuovo proprietario, come annunciato dal “Tg Procida”. Sì, perché, oltre ad essere una riserva naturale statale dal 2002, presieduta dall’imprenditore Maurizio Marinella, l’area è da sempre proprietà privata. Nel 1940 è stata ereditata dall’ente morale Albano Francescano (oggi presieduto su nomina della Regione da Emilia Carannante) che, nel 2012, ha tra l’altro finanziato i lavori di messa in sicurezza degli sparuti immobili sull’isolotto, quasi tutti risalenti all’epoca borbonica. Il proprietario precedente di Vivara era Domenico Scotto Lachianca, medico locale e armatore che trasformò il posto in una stretta e lunga distesa di vitigni e frutteti.

Ed è proprio ai suoi discendenti, impugnatari del testamento nel 1999 che, secondo una sentenza della Corte d’Appello di Napoli, spetterebbe l’eredità dell’isola, un luogo magico e incontaminato, tutt’oggi precluso a visite di turisti e dei procidani stessi, nonostante compaia nell’elenco delle 146 riserve naturali di Stato. L’impasse nasce proprio dai lunghi e complessi cavilli burocratici che tutelano, ma spesso strozzano, ogni proposta o attività di un piano di gestione dell’isolotto da parte degli enti gestori. Che sono ben cinque, diretti o indiretti, per una striscia di terra lunga meno di mezzo chilometro quadro. Dall’ente proprietario Albano Francescano, alla Regione (proprietaria del ponte di tubi, lungo poco più di cento metri), al Comune di Procida (sotto la cui giurisdizione rientra, naturalmente, anche Vivara) e alla Soprintendenza ai Beni architettonici, che tutela le piccole costruzioni. Per non parlare del ministero all’Ambiente, che gestisce l’oasi naturale, d’intesa coi proprietari. Ci troviamo di fronte, quindi ad un caso più unico che raro di riserva statale in una proprietà provata, mai espropriata.

Le lunghe trattative per un piano di gestione di Vivara dal punto di vista turistico si perdono negli anni, in lungaggini e tira e molla. “Se davvero la sentenza del Tribunale avrà effetto, potranno cambiare molte cose - dice Roberto Gabriele, presidente dell’associazione Vivara, nata nel 1997 per la tutela e promozione del luogo
- Un conto è infatti dover dialogare ogni volta con un intero Consiglio di amministrazione, come avveniva con l’Albano Francescano. Un altro è poter parlare con un solo privato, nuovo proprietario del luogo”. La storia, però. non è del tutto nuova. Gli eredi, infatti, hanno vinto in primo grado e appello, ma la Cassazione ha annullato la sentenza nel 2008, rimandandola alla Corte d’appello. Che gli ha nuovamente dato ragione.

“Le motivazioni di questa causa - spiega Mariano Cascone, avvocato e presidente della Fondazione Albano Francescano dal 2008 al 2013 - sono dovute al fatto che, secondo la tesi degli eredi, le clausole della donazione originale del 1940 non sono mai state del tutto adempiute”.

Il testamento sanciva infatti che oltre ai nove membri originari del Consiglio di amministrazione del bene, in maggioranza religiosi, ne fossero nominati altri sei, laici, dal sindaco di Procida. “Cosa mai avvenuta - prosegue Cascone - Io stesso convocai una riunione nel 2012 del cda per ottemperare a questa volontà testamentaria. Ma si concluse con un solo voto a favore, il mio, seguito addirittura da relativa richiesta di mie dimissioni, solo perché avevo osato proporre la questione”.

Di diversa opinione Vincenzo Capezzuto, sindaco di Procida: “Pur non avendo diretta legittimità in una causa del genere, riteniamo opportuno - dichiara - intervenire contestando la richiesta degli eredi. L’ente Albano Francescano avrebbe dovuto e secondo noi ancora può, resistere in maniera più forte, eccependo almeno l’intervenuta usucapione del bene”. Ora come ora, Vivara torna dunque ai Lachianca. Che, ovviamente, visti tutti i vincoli che garantiscono la salvaguardia dell’isola, non potranno disporre del terreno a loro piacimento. Un futuro tutto nuovo può quindi attendere quel quarto di luna di rocce, erica e mirto, nel mare tra Procida e Ischia. Sperando che, prima o poi, la riserva naturale dello Stato italiano venga aperta anche agli altri italiani.


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A Procida sui luoghi
del "Postino" di Troisi
ed escursione aVivara


La Repubblica  19 giugno 2014



DONATELLA BERNABO’ SILORATA

C’è sempre una buona ragione per tornare a Procida. E questo weekend ce ne sono ameno due: la visita a Vivara domenica alle 11 e il movie tour sulle orme del “Postino” a vent’anni dal film. L’escursione guidata all’isolotto di Vivara, con la performance “Saxolutamente” del sassofonista Valerio Virzo, è organizzata dall’Associazione Vivara, in collaborazione con la Lipu, nell’ambito delle celebrazioni dei 40 anni dell’istituzione della riserva naturale. L’isolotto, sul versante orientale dell’isola, è un giacimento di biodiversità. Il movie tour, organizzato dall’associazione Procida Film Festival, è in programma per sabato: si parte dal porto alle 10,30 in direzione Terra Murata; a piedi sono venti minuti, l’alternativa è il taxi (2,50 euro a persona). Si visitano il Museo della Graziella e l’Abbazia di San Michele, e il Museo dei Misteri; quindi si percorrono i luoghi del “Postino” accompagnati da una guida tra le case colorate della Corricella. L’itinerario prevede una sosta gastronomica in ristorante tipico e il rientro al porto (info e prenotazioni 366 1440555). Tutto intorno c’è l’isola di Arturo, dei giardini di limone, dei pescatori, delle spiagge nere e di Punta Solchiamo dove il tramonto è da cartolina.



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Procida

Le foto di Villani sui fondali campani

Claudia Campagnano - La Repubblica  23 agosto 2012



Nonostante il degrado delle coste e dei mari, la Campania può vantare ancora fondali stupendi. Lo dimostra Guido Villani con la sua mostra "Napolinblu", inaugurata il 23 agosto e visitabile fino al 16 settembre presso Palazzo Pagliara, Associazione Vivara Onlus, via Marcello Scotti 24, Procida. Tutti i giorni dalle 18 alle 21.
Un tuffo nelle acque della Campania, attraverso 23 scatti che ci portano alla scoperta di fondali che nulla hanno da invidiare a luoghi ben più esotici della nostra regione. Troviamo così coloratissimi pesci, crostacei, attinie e lumache, fotografati da un occhio esperto e con la giusta dose d'ironia, che ci farà cogliere, ad esempio, la somiglianza tra la navicella Enterprise
ed una comunissima medusa.

Info: tel 333 7201311; www.vivara.it


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Procida


Marcia per Vivara ritmo e protesta
Stamattina a Procida marcia di protesta con musiche per la riapertura dell'isolotto di Vivara

Paolo De Luca  -  Da il quotidiano LA REPUBBLICA - 24 giugno 2012


Nessun procidano vi ha messo più piede dal 2002. A dieci anni esatti dalla sua riduzione a Riserva ambientale di Stato l'isolotto di Vivara è ancora chiuso a turisti e cittadini. E la strada per riaprirlo, strangolata da burocrazia e scarsa concertazione tra enti gestori. sembra ancora molto lunga.
Per questo alle 11 centinaia di manifestanti, accompagnati ritmo delle tammorre, si riuniranno sulla Marina di Chiaiolella per una marcia di protesta organizzata dal comitato "Libera Vivara". La manifestazione prevede una serie di interventi, tra cui quello del sindaco Vincenzo Capezzuto e degli esperti della onlus “Vivara” (presieduta da Roberto Gabriele
e attiva dal 1998 con progetti di studio e tutela) per fare un punto della situazione.
“In questi dieci anni si sono accavallati ritardi assurdi”, spiega Tommaso Strudel, uno dei promotori. «Come reagirebbe un napoletano se gli negassero a tempo indeterminato l'accesso al Borgo marinari ? Per noi la riapertura della riserva è prioritaria”.
Ma non è così semplice. Vivara, uno scoglio di mezzo chilometro quadrato, unico esempio in Europa di area verde incontaminata da secoli, affonda sotto pile di carte, bozze di progetti e deroghe da azzeccagarbugli. Ma concretamente i problemi sono due. Il primo è il ponte di 140 metri che la collega a Procida. Che, paradossalmente ponte non è, poiché giuridicamente i lavori di restauro sulla struttura originale del 1958, costati alla Regione 4 milioni di euro nel 2009, lo rendono una "condotta pensile" di tubature, quindi interdetta ai pedoni. «Un problema risolto - precisa il sindaco Capezzuto - poiché una delibera di meno di due settimane fa da Palazzo Santa Lucia lascia in concessione al Comune l'uso del ponte. E noi garantiamo già da oggi il transito di persone»
Archiviato il primo, resta il secondo ostacolo: in dieci anni non è stato completato un piano di gestione Vivara, che normi le politiche di un eventuale sviluppo turistico.
Compito di un apposito Comitato, presieduto dal 2006 dall'imprenditore Maurizio Marinella e che vigila sul vincolo ambientale del territorio.
“Un piano in realtà è pronto – conclude Strudel - ma risulta ancora non approvato, perché in frizione col parere del Comune e della Fondazione Albano Francescano, ulteriore ente, che detiene la proprietà dell'isolotto"
Non finisce qui. Qualora la bozza venga accettata, sarà necessaria l'autorizzazione a procedere di una speciale “Commissione di riserva”, del Ministero all' ambiente. Ancora non nominata dal ministro Clini. Anche quest' estate avrà dunque il cartello Off limits su Vivara.


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Riserva di Vivara come valorizzarla   

Maurizio Marinella
presidente Riserva statale Isola di Vivara

Rubrica Lettere & Commenti   

Da il quotidiano LA REPUBBLICA GIOVEDÌ 29 MARZO 2012

La parola ai lettori


OGNI tanto il "caso Vivara" balza agli onori delle cronache per attacchi al comitato di gestione, di cui sono presidente, che partono quasi sempre da una errata interpretazione, o conoscenza, di ruoli e responsabilità che lalegge invece ben definisce.
In buona sostanza, per sintetizzare, il comitato viene accusato, con varie sfumature, di immobilismo e di spreco di denaro. E sono accuse che creano nell'opinione pubblica confusione e incertezze. I ruoli, intanto: c'è un Ente, che è la fondazione Ospedale civico "Albano Francescano", che rimane proprietario dell'isola su cui lo Stato ha imposto un vincolo ambientale, che ha tutti gli obblighi legati a questo ruolo, e in primo luogo quelli di custodia, vigilanza e manutenzione (e dunque la chiusura e la sorveglianza dei varchi di accesso all'isola, la manutenzione degli immobili e via dicendo).
Poi c'è il comitato di gestione nominato dal ministero dell'Ambiente che ha un solo, grande obbiettivo: proteggere gli ecosistemi straordinari esistenti sull'isola evitando qualsiasi forma di speculazione, la promozione della ricerca scientifica e la diffusione della conoscenza e della valorizzazione della riserva protetta.
Tutto questo il comitato non hapotuto fare fino al 2009, perché solo in quell'anno ha avuto la dispobilità dell'area da parte della proprietà, anche per problemi relativi al precedente rapporto di locazione con la Regione Campania che si sono protratti per anni.
Da allora abbiamo redatto ogni anno (compreso questo 2012) il piano antincendi boschivo, è stato predisposto un piano di vigilanza ambientale con l'associazione Pro.ci.d.a. Volontari, è stata acquistata una vasca mobile per contenere acqua dolce a scopo antincendio, è stata firmata una convenzione con il Corpo Forestale dello Stato per intensificare la vigilanza ambientale delle coste dell'isola, è stata riattivata, dopo 20 anni, l'attività di ricerca scientifica con rilascio di autorizzazioni alla Lipu per la ricerca sulle specie ornitiche stanziali e migratorie e all'Associazione Vivara onlus
per attività didattica e di educazione ambientale e divulgazione scientifica, abbiamo approvato in questi giorni progetti per lo studio e il monitoraggio del ratto, del coniglio e delle orchidee di Vivara che saranno affdate all'Università di Napoli e, infine, è stato approvato lo studio di fattibilità per la messa in sicurezza dei sentieri dell'isola.
Rimangono da chiarire tre aspetti delle accuse che ci si rivolge:
1) 11 ponte che collega Vivara a Procida. E' solo una passerella portatubi di proprietà della Regione, non idoneo nè collaudato per il passaggio pedonale, che adesso la Regione ha ristrutturato senza prevederne - per motivi di sicurezza l'aspetto del passaggio pedonale.
2) Cartellonistica. Dall'aprile del 2010 attendiamo che il Comune di Procida dia l'approvazione (è obbligo di legge) per la posa in opera di dieci cartelli. L'istruttoria è ancora in corso.
3) La sede operativa della riserva. Si tratta di un piccolo appartamento situato a Napoli,nei pressi della stazione centrale, con un canone d'affitto accessibilissimo per consentire le riunioni del comitato e per il normale lavoro d'ufficio. Né il Comune di Procida, né la Regione sono stati in grado di trovare locali idonei nonostante le nostre richieste.
Ecco qual è il punto esatto della situazione. Perché si possano chiarire competenze e responsabilità. Peraltro è partito pure il piano di comunicazione della riserva: abbiamo realizzato un video divulgativo e un video-spot, stiamo realizzando un sito web, ci stiamo dotando di depliant e poster da distribuire a scuole e visitatori, vogliamo organizzare a Procida una mostra e una conferenza di servizi pubblica e rivitalizzare il nostro rapporto con Vivara Onlus
per rilanciare l'attività didattica.
Non sono il tipo di fuggire dalle mie responsabilità, ma mi faccio carico solo di quelle che mi competono. Ad aprile, quando sarà approvato dal Comitato il piano di gestione, che è stato un lavoro lungo e complesso, sarà piazzato forse il più importante tassello per Vivara, uno spicchio di terra che tutti noi amiamo e vogliamo conservare intatto per i nostri figli.


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I GRUPPI DI OSSERVAZIONE

Ad Agerola e Procida tra stelle e mare

Dal quotidiano LA REPUBBLICA del 3 marzo 2007 articolo di Maria Cristina Coppeto


L'APPUNTAMENTO è con le meraviglie del cielo invernale, in luoghi lontani da fonti di inquinamento luminoso. Nella notte della luna rossa gli astrofili di Astrocampania saranno ad Agerola in località San Lazzaro, per un'osservazione dell'eclissi totale di luna. Per raggiungere il piazzale del parco della ex colonia montana si dovrà percorrere a piedi un sentiero e, varcato un cancello verde, proseguire lungo un vialetto illuminato solo da torce. Il suggestivo incontro è aperto a tutti (dalle 22,info 333 5839...). Sospesi tra cielo e mare "la prima mezzora - spiega Antonio Catapano di Astrocampania - sarà dedicata ai video.
Le stesse condizioni di stasera si ripresenteranno non prima del 2009". Raccolto intorno ai bracieri, confidando in condizioni meteo favorevoli, sarà osservabile il fenomeno sia a occhio nudo che con i telescopi, mentre su un maxischermo scorreranno le immagini della varie fasi dell'eclissi. A circa 650 metri d'altezza, complice il buio, "saranno visibili tante stelle - prosegue Catapano - anche Saturno, poco lontano dalla luna, la costellazione del Leone, Orione e la grande nebulosa a cavallo tra costellazioni invernali e primaverili". Anche Procida si prepara all'osservazione di gruppo (dalle 21) a Villa Scotto Pagliara, sede dell'Associazione Vivara
. Grazie ai telescopi e alle spiegazioni degli esperti, i partecipanti potranno godersi il fenomeno, che avrà il suo culmine venti minuti dopo le 24, quando la luna sparirà, entrando nell'ombra del nostro pianeta e assumerà un colore rosso ramato (info 333 2730...).


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VIA I RIFIUTI DALLA SPIAGGIA DELL'ASINO A PROCIDA
Il piccolo arenile ripulito dai volontari della Lipu e dell'associazione Vivara

Quotidiano LA REPUBBLICA del 14 Novembre 2006  di Pasquale   De Vita


Una distesa di bottiglie di plastica e polistirolo: si presentava così la "spiaggia dell'Asino" a Procida prima che un gruppo di volontari la ripulisse. Dopo decenni di abbandono il piccolo arenile, raggiungibile solo dal mare, tra Punta Lingua e la roccaforte di Terra Murata è tornato a risplendere, libero dai detriti.
Ad organizzare la "spedizione" l'associazione Vivara e
la Lipu. "Siamo partiti con un gommone lo scorso fine settimana - ha detto Davide Zeccolella dell'associazione Vivara - per liberare la spiaggetta dall'immondizia. In sette, muniti di guanti e buste, abbiamo raccolto la plastica: è stato davvero facile". Sul piccolo lembo di costa si era negli anni accumulata una grande quantità di immondizia trasportata dal mare e abbandonata dai diportisti. Fra i rifiuti raccolti, anche recipienti per il trasporto di carburante e un frigorifero da barca. L'operazione si è svolta nell'ambito di una serie di iniziative per la tutela e la valorizzazione ambientale delle piccole isole, promosse dalle due associazioni ambientaliste.
"Lo stato di salute delle spiagge di Procida - ha proseguito Zeccolella - è pessimo: vengono pulite molto di rado, spesso a discrezione dei proprietari dei lidi". Zeccolella si ritiene comunque soddisfatto del risultato raggiunto sulla spiaggia dell'Asino. "Abbiamo restituito al suo aspetto originario uno dei luoghi più suggestivi dell'isola e intendiamo fare lo stesso con altre spiagge".


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