Associazione Vivara APS - amici delle piccole isole
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LE NOSTRE INIZIATIVE PER VIVARA

"LA REUNION"

è il nostro principale programma e prende il nome dall'isola delle Mascarene nell'Oceano Indiano.

Esso consiste in una proposta per la rivalutazione di Vivara - lo splendido isolotto di natura vulcanica di circa 34 ettari collegato a Procida (nel golfo di Napoli) da un ponte - con l'intento di riunire esigenze turistiche, ricerca scientifica e difesa dell'integrità naturale dell'isolotto stesso.  
La proposta prevede, in via di estrema sintesi, la suddivisione dell'isola in due aree, una da trasformare in parco pubblico, visitabile da tutti in maniera controllata e aperta anche a visite guidate per le scuole, l'altra riservata agli studiosi e destinata alla protezione degli ambienti naturali. Vivara può svolgere infatti un'importante funzione di centro propulsore per l'educazione dei giovani all'amore per la natura, per la salvaguardia del suo patrimonio naturalistico, storico e archeologico, non disgiunta da una prestigiosa e fondamentale attività di ricerca scientifica volta particolarmente all'alta formazione, anche a livello internazionale.

Il parco diventerebbe quindi un centro ravvivato con iniziative culturali e turistiche, di tipo sostenibile e durevole, che apporterebbe un contributo economico e d'immagine all'intera isola di Procida.

Per questa proposta sono state raccolte da noi, nel solo mese di agosto del 1998, oltre 800 firme con tavoli organizzati a Procida. Altre 3500 firme sono state raccolte sempre a Procida nell'estate 2001 per una petizione in favore della riparazione del ponte di Vivara. Nel corso di un seminario itinerante sulle aree protette marine e terrestri, "Dalla parte del mare", organizzato dal "Centro Studi Tegea", con il Patrocinio dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II" e dell'Università "Parthenope", l'associazione si è fatta promotrice di una mozione "pro-Vivara", sottoscritta da ricercatori e docenti italiani e stranieri di vari Istituti e Università. L'associazione Vivara ha partecipato alla manifestazione promossa dalla Regione Campania sulle aree protette del suo territorio, tenuta nei giorni 21-23 marzo 2003, presso la Mostra d'Oltremare a Napoli. In tale occasione, l'associazione ha presentato un opuscolo divulgativo sull'isolotto di Vivara, sotto i suoi vari aspetti e un breve filmato, entrambi a cura del Centro Studi Ambientali Vivara.



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Mozione pro Vivara






20 ottobre 2004

Ai membri del comitato di gestione della Riserva Naturale Statale di Vivara (Procida)
Presidente S.A. Reale N.H. Duca Amedeo D'Aosta
Dirigente di staff Assessorato Ambiente Regione Campania Dott. Pasquale Giuditta 
Rappresentante delle Associazioni Ambientaliste riconosciute Dott. Puccio Corona
Rappresentante dell'Ente Albano Francescano di Procida
Ing. Giuseppe Rosato
e.pc: Gent.mo Signor Sindaco del Comune di Procida
Dott. Luigi Muro

L'Assessorato all'Agricoltura, l'Assessorato ai Beni Culturali Paesaggistici, Mare. l'Assessorato al Turismo e Sviluppo della Provincia di Napoli, congiuntamente all'Associazione Vivara Onlus - amici delle piccole isole, esprimono la loro preoccupazione per la sorte dell'isolotto di Vivara (Procida), la cui recente inclusione tra le riserve naturali statali non fuga le incertezze sulla sua futura gestione, che rimane incerta e nebulosa.
Si  auspica che si fuggano le strade estremistiche dell' hortus conclusus riservato a soli ricercatori o a pochi privilegiati, da un lato, e del territorio abbandonato praticamente a sé stesso come terra di nessuno, dall'altro.
Si uniscono a tale appello le personalità d'alto livello scientifico e culturale, così come i rappresentanti del mondo ambientalistico, i quali sollecitano in tal senso  le autorità competenti, ed esprimono l'augurio che quell'unicum di bellezza e armonia ch'è Vivara (biotopo già individuato dal Progetto Bioitaly tra i S.I.C. - Siti di Importanza Comunitaria), rimasto miracolosamente intatto, praticamente nella sua integrità, svolga un'importante funzione di centro propulsore per l'educazione dei giovani all'amore per la natura, per la salvaguardia del suo patrimonio naturalistico, storico e archeologico (di particolare interesse il ritrovamento, ad opera del Dipartimento di Studi Asiatici dell'Istituto Universitario Orientale, di un'ingente quantità di ceramiche d'importazione egeo-micenea, databili tra il XVII e XIV sec. a.C., che documentano un'intensa attività commerciale tra Cicladi, Creta, Peloponneso e le culture del Mediterraneo Occidentale), e la presa di coscienza dei problemi che la riguardano, non disgiunta da una prestigiosa e fondamentale attività di ricerca scientifica svolta particolarmente all'alta formazione, anche a livello internazionale.

Si ricorda, inoltre, che la fascia marina circostante dell'isola di Vivara, è stata inserita, a seguito di studi compiuti dalla Stazione Zoologica di Napoli "A. Dohrn", nella Riserva marina "Regno di Nettuno", di prossima istituzione.


Hanno sottoscritto il documento :


Senatore Arch. Sauro Turroni
Dott. Amedeo Postiglione (Corte Suprema di Cassazione
)
Dott. Pietro Coiro (Centro Studi Tegea, Rivista Uomo e Natura
)
Prof. Aldo Cecio (Dipart. di Strutture, Funzioni e Tecnologie Biologiche, Università degli Studi di Napoli "Federico II"
)
Prof. Gian Carlo Carrada (Dipartimento di Zoologia, Università di Napoli "Federico II"
)
Prof. Gianni Fulvio Russo (Istituto di Meteorologia e Oceanografia, Università di Napoli Parthenope
)
Prof. Giancarlo Spezie (Università degli Studi di Napoli Parthenope
)
Prof. Franco Tassi (Comitato Parchi Nazionali
)
Dott. Fabio Cassola (Vice Presidente W.W.F. Italia
)
Dott. Giuseppe Tarallo (Presidente Parco del Cilento e Vallo di Diano
)
Prof. Vincenzo Saggiomo (Stazione Zoologica "A. Dohrn" di Napoli
)
Dott. ssa Maria Cristina Gambi (Stazione Zoologica "A. Dohrn" di Napoli
)
Prof. Elio Abatino (IREDA - Napoli
)
Prof. Eugenio Fresi (Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
)
Prof. Giuseppe Notarbartolo di Sciara (Istituto per la Ricerca Applicata al Mare - ICRAM Roma
)
Prof. Renato Chemello (Dipartimento di Biologia animale, Palermo
)
Prof. J.L. Sanchez-Lizaso (Unidad de Biologia Marina Universidad de Alicante
)
Prof. Riccardo Vietti Cattaneo (Dipteris, Dip. per lo Studio del Territorio e delle sue Risorse, Univ. degli Studi di Genova
)
Dott.ssa  Nitadoraki Lilianna (Institute of Marine Biology of Crete - IMBC
)
Dott. Elio Lanzillotti (Riserva Marina di Torre Guaceto
)
Dott. Emanuele Mollica (Riserva Marina delle Isole Ciclopi
)
Prof.ssa  Antonella Basilico (Assessore Beni Culturali e Paesaggistici Mare della Provincia di Napoli
)
Dott. Francesco Emilio Borrelli (Assessore ai Parchi e Aree Protette della Provincia di Napoli
)
Dott.ssa  Giovanna Martano (Assessore al Turismo della Provincia di Napoli
)



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Il Nostro Appello per Vivara


Son passati più di tre anni da quando fu annunziata la costituzione della Riserva Naturale Statale dell'isolotto di Vivara: tutti coloro che amano questo lembo di terra inondato di luce e profumato di macchia mediterranea esultarono alla notizia: finalmente, dopo un lungo periodo di incertezza e situazioni provvisorie di tutela solo parziale, si giungeva a un passo decisivo.

Tre anni: il comitato che avrebbe dovuto curare la gestione della riserva, dopo varie riunioni fallimentari, è ora costretto a dimettersi e in tre anni la situazione dell'isola è paradossalmente precipitata in maniera inverosimile.

Un tempo c'era una lodevole attività di guardiania, seppure limitata a poche ore del giorno; oggi Vivara è terra di nessuno, meta di orde barbariche e selvagge che scorrazzano impunemente di giorno e di notte: masse d'imbecilli con velleità occultiste, che mostrano solo l'oscura e tenebrosa deficienza di cervelli vandalicamente animaleschi, hanno in pochissimo tempo ridotto a un rudere quella che un tempo era la splendida villa padronale dell'isola, sfondando porte, sfasciando muri, abbattendo finestre, scalcinando colonne, strappando i preziosi pavimenti maiolicati della cappellina, spaccando i gessi dell'altare, e lasciando dappertutto, come ogni bestia nella sua stalla, segni immondi del loro passaggio.

Questi individui hanno ingresso libero: essi, che producono danni irreparabili all'ambiente e alle architetture di Vivara; gli studenti, i ragazzi delle scuole accompagnati dai loro docenti, i veri amanti della Natura e del Bello, intenzionati solo ad ammirare le meraviglie d'un bosco, d'una macchia e di paesaggi che parlano al cuore e a trasmettere la fiaccola dell'amore e del rispetto alle nuove generazioni, si vedono sbarrato il cammino, impedito l'accesso, proibita qualunque maniera legale d'organizzare visite educative.

Facciamo appello a tutti coloro che hanno a cuore le sorti d'un'isola da troppo tempo in abbandono, perché finalmente si faccia sentire forte e chiara una voce di protesta nelle sedi adeguate.

Gennaio 2006



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Alcuni spunti relativi alle modalità di gestione e di organizzazione
che auspichiamo per il futuro dell'isolotto e che la nostra associazione
ha già proposto in varie sedi e in più momenti.

    La nostra associazione, Vivara Onlus, si occupa da anni di tematiche naturalistiche, e in particolare dei problemi relativi alle piccole isole, un settore d'importanza cruciale per la conservazione e lo studio di particolari ambienti e la salvaguardia di un prezioso patrimonio. I nostri interessi convergono soprattutto sulle opportunità che gli ambienti insulari, con la compresenza d'interessanti e spesso tipici biotopi terrestri e marini, offrono per un'efficace didattica naturalistico-ambientale, indispensabile per lo sviluppo d'una coscienza ecologica e per favorire nei giovani l'amore per le bellezze naturali.

  Da molti anni c'interessiamo perciò alle sorti dell'isolotto di Vivara, eponimo della nostra associazione. Oggi questo gioiello del Mediterraneo versa in condizioni di pressoché totale abbandono: il cancello d'ingresso è chiuso da molti anni, e gli edifici che sorgono sulla sommità dell’isolotto sono ridotti ormai a dirute rovine. Da cinque anni non vengono più rilasciati permessi di visita; per giunta anche il vecchio ponte dell'acquedotto che collega Vivara a Procida e che consentiva un facile accesso all’isolotto, non è transitabile.

  Si rende, dunque, necessario e urgente, proporre un organico progetto per Vivara, che ne consenta una gestione dinamica, seria e aperta, che ne valorizzi la funzione sul territorio, permettendo all’isolotto di diventare uno dei grandi attrattori culturali nell'area flegrea.


In estrema sintesi riteniamo obiettivi indispensabili:


  • valorizzare l'isolotto di Vivara, che, per caratteristiche ambientali, rarità, sensibilità e vulnerabilità rappresenta un sistema di alto valore naturalistico;

  • promuovere e coordinare studi e ricerche in campo naturalistico sull’isola di Vivara;

  • favorire gli scambi culturali e l'afflusso ecosostenibile di giovani studiosi di tutta Europa;

  • promuovere una corretta didattica ambientale;

  • sviluppare un turismo ambientale e culturale compatibile con le esigenze di tutela del  territorio e di ricerca scientifica.



    Inoltre individuiamo come strumenti:


  • coordinare l’accesso pubblico attraverso la strutturazione di visite guidate didattico-scientifiche lungo itinerari prefissati sia per scolaresche di vario ordine e grado sia per gruppi organizzati e non. Per una valida comprensione e fruizione ecosostenibile del territorio, riteniamo utile l'organizzazione di visite destinate anche all'aggiornamento dei docenti. Il percorso potrà prevedere l’illustrazione storico-archeologica, geologica, botanica e zoologica dell’isola, oltre a un dialogo coi ragazzi e i visitatori che possa valere a suscitare un germe di nuova sensibilità per il bello in natura;


  • istituire un Osservatorio Faunistico Provinciale; si tratta di un organismo tecnico-scientifico e di educazione ambientale, la cui attivazione è stata auspicata più volte dall’INFS (Istituto Nazionale Fauna Selvatica). L’Istituto s’occupa dello studio, censimento, monitoraggio della fauna selvatica e degli habitat naturali, nonché della divulgazione scientifica dei risultati. L’Osservatorio si articola in una Stazione Ornitologica che lavorerebbe in stretta collaborazione con il mondo universitario e le associazioni naturalistiche; trovandosi sulle rotte migratorie dell’avifauna, l’isola s’è prestata in modo mirabile all’istallazione, negli anni passati, d’un Osservatorio Ornitologico di fama internazionale e di notevole interesse scientifico, che ha funzionato come unica stazione di inanellamento in coordinamento con centri similari in Europa, operante a tempo pieno in Italia e sul Mediterraneo per circa sedici anni (1974-90). L’Osservatorio, istituito dal professor G. Punzo (Unione Trifoglio), e seguito poi dal professor M. Milone del Dipartimento di zoologia dell’Università di Napoli “Federico II”, ha provveduto a inanellare molte centinaia di uccelli migratori e ha pubblicato un suo bollettino. Il ritrovamento costante per più anni di alcuni di essi ha mostrato la loro presenza stabile o la preferenza di Vivara come tappa nelle loro migrazioni;


  • realizzare un Centro Visite e di Educazione Ambientale della Riserva con annesso Museo Naturalistico-Archeologico, per favorire  anche forme di turismo ecocompatibile;


  • organizzare corsi di formazione per guide ecologico-turistiche, nonché stage rivolti alla formazione degli educatori ambientali;


  • organizzare eventi culturali (convegni, seminari, conferenze, concerti, mostre, etc.) che possano servire come         approfondimento e divulgazione scientifica dei temi legati all’isolotto;


  • pubblicare un bollettino di studi, con frequenza annuale;


  • identificare un gruppo di persone impegnato a presenziare l'isola perché non diventi terra di nessuno, e a regolare l'avvicendarsi dei visitatori e degli studiosi che la frequenteranno.



Il percorso e le modalità di visita


Le visite sull’isolotto dovrebbero svolgersi lungo il sentiero principale che percorre la dorsale dell'isola, da Punta Capitello, a nord (cancello d'ingresso), a Punta Mezzogiorno alta, a sud (Tavola del Re), e parte del sentiero orientale, nel tratto che va dalla scala d’ingresso dell’isola fino agli edifici superiori; mentre l’ultimo tratto compreso tra gli edifici superiori e P. Mezzogiorno, al livello del mare (Fortino napoleonico), caratterizzato dalla presenza di residui lembi di querceto, dovrebbe costituire parte della zona di riserva integrale. La riserva integrale, inoltre, dovrebbe comprendere anche i versanti dell’isolotto rivolti verso Ischia, caratterizzati dalla presenza di una fitta boscaglia e da un uliveto in degradazione. Entrambe le aree dovrebbero essere accessibili eventualmente solo a persone qualificate per favorire la conservazione integrale dell’ecosistema.

La passeggiata sarebbe mantenuta a regime di "parco", accessibile cioè a disciplinate visite, sotto la vigilanza di custodi e regolamentato in modo da evitare l'eccessivo affollamento di persone sul territorio. Gli itinerari andrebbero recintati in legno nei punti più pericolosi per il pubblico e lì dove lo sconfinamento può essere deleterio per la flora e la fauna o per le vestigia archeologiche.

Per favorire la salvaguardia degli ambienti naturali sarebbe necessario, durante il periodo di passo primaverile e autunnale degli uccelli, limitare ulteriormente le presenze, per agevolare la sosta della fauna ornitica.
      
Per destinare all’uso didattico il territorio aperto alle visite dei gruppi o dei singoli, occorrerà predisporre attrezzature che facilitino le osservazioni e agevolino l’accesso dell’utenza dall’esterno.
L’itinerario dovrebbe essere attrezzato quindi con tabelle esplicative
che, oltre all’indicazione delle specie, illustrerebbero particolari aspetti della flora e della vegetazione e fenomeni ecologici interessanti.  Lungo il percorso potrebbero essere sistemati alcuni capanni per l’osservazione degli uccelli. Tabelle esplicative di riferimento storico andrebbero collocate anche presso tutte le costruzioni in muratura compreso il “fortino napoleonico” che si trova giù a punta Mezzogiorno.

L’isola di Vivara è un sito ideale non solo come laboratorio di ricerche naturalistiche, ma anche come centro di educazione ambientale aperto agli amanti della natura e alle scolaresche, nel rispetto della legge e delle caratteristiche del territorio.



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In questa pagina è possibile il download dei
Decreti e Regolamenti dell'AMP Regno di Nettuno e Riserva Naturale Statale Isola di Vivara.


REGNO di NETTUNO

e

VIVARA
(completo) (estratto)


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